domenica 17 dicembre 2006

I corpi delle rane

I corpi delle rane, dilatati e bloccati in un salto stilizzato, assumevano connotati quasi umani. le zampe anteriori si aprivano in palmi antropomorfi, che davano alle figure un atteggiamento di danza o di preghiera, facendone animali umanissimi, resi in sagome riassuntive, essenziali, prive di pentimento. Una totale bidimensionalità permetteva al fondo di interagire completamente con le campiture dei corpi. Fondo e figura erano traversati da pennellate policrome e baluginii di bianchi; se da un lato alludevano alla pelle maculata e cangiante degli anfibi, dall'altra esprimevano la permeabilità e la simpatia fra i differenti elementi di un universo formicolante, instabile ed entusiasta, al cui movimento contribuiva, in termini non sencondari la texture delle righe corsive, furiosamente sovrascitte a pennello, formata di aforismi, appunti, annotazioni, parole in liberta.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Potrete trovare le opere con i colori dal 3 al 30 Dicembre 2006, presso la cantina Fasol Menin di Valdobbiadene, dove potrete anche assaggiare il premiato Prosecco DOC Extra Dry.

Anonimo ha detto...

Che colori e che emozioni !

Anonimo ha detto...

Enfasi pura.
Prof. Giorgetti

Anonimo ha detto...

caro roberto vorrei poter rendere i miei pensieri indelebili come lo sono i tuoi. Una volta mi hai detto che basta volerlo, senza avar paura di ciò che gli altri possano pensare.